Giornata mondiale delle api: a Monaco si celebra così

Mentre gli animi dei ferraristi tifosi del monegasco Charles Leclerc siano super entusiasti dalle prove libere di giovedì, e estasiati della performance del compagno di squadra Carlos Sainz (Charles LECLERC su Ferrari 1:11.684; Carlos SAINZ su Ferrari +0.112 e solo terzo Lewis HAMILTON su Mercedes à +0.390 di distanza – tutta la città ha continuato a vibrato con il ronzio delle auto sulla pista cittadina più affascinante del mondo, tanto da ricordarci che, nello stesso giorno, si celebrava la Giornata mondiale delle api

Per attirare l’attenzione di tutti sul ruolo chiave che svolgono gli insetti impollinatori, le minacce che affrontano quotidianamente ed il loro importante contributo allo sviluppo sostenibile, le Nazioni Unite hanno deciso di designare il 20 maggio come Giornata Mondiale delle Api. In tal senso anche il Principato di Monaco si unisce a questa giornata di sensibilizzazione per promuovere le azioni intraprese durante tutto l’anno. In particolare ricordiamo che dal 2013, il Principato, in collaborazione con l’Ufficio Forestale Nazionale (ONF), ha istituito il monitoraggio scientifico dei ricoveri per insetti impollinatori. Nel 2020, ne sono stati costruiti sei e gli stessi monitorati, da marzo a settembre, da un tecnico dell’ONF. Ognuno di essi si trova in habitat diversi e sono complementari in termini di tipo di occupazione. Ad ogni visita, tutti questi nidi artificiali sono stati ispezionati e raccolto un campione rappresentativo degli insetti che ne hanno frequentano questi nidi, inviandolo per l’analisi scientifica all’Office pour les Insectes et leur Environnement (OPIE).

Anche se il confinamento dell’anno scorso non ha permesso di realizzare alcune indagini, per quello che riguarda l’installazione che si trova a Monaco Ville, nei Jardins Saint Martin, i risultati sono incoraggianti perché è decisamente utilizzato. Con l’occasione sono stati identificati nel 2020:

  • 18 specie di api,
  • 9 specie di vespe sphéciformes,
  • 1 specie di vespe vespoidi,
    Va notato che le api domestiche (Apis mellifera) non fanno parte di questa indagine perché non usano questo tipo di habitat. Le api conosciute come selvatiche o solitarie (più di 1000 specie referenziate) si distinguono dalle api domestiche per la loro organizzazione e non producono miele. Infatti, le api selvatiche vivono per la maggior parte in modo solitario, senza regina e vicino alla loro fonte di cibo, dato che hanno un raggio d’azione di circa dieci metri. Inoltre non fanno nemmeno il miele, giacché ogni goccia di nettare che raccolgono viene accuratamente mescolata con il polline, formando piccole palline di cibo che vengono immagazzinate per le future giovani api.

Questa specie vive meno di un anno e di solito muore in inverno, poco dopo aver deposto le uova: non è aggressiva verso l’uomo e più della metà non ha nemmeno il pungiglione. Il lavoro silenzioso delle api impollinatrici, di fatto, contribuisce al mantenimento della biodiversità e dell’agricoltura. Tuttavia pare che a volte impollinano solo un tipo di fiore, il che significa che se la pianta scompare, scomparirà anche l’impollinatore, da cui dipende la fragilità della catena alimentare. A Monaco, nel quartiere di Fontvielle, a pochi passi dallo Zoo, sono installate invece diverse arnie il cui miele viene raccolto annualmente: 10 anni or sono fu addirittura creato un barattolino celebrativo in onore del matrimonio del Principe Alberto II con la sua consorte, la Principessa Charlène, quest’ultima ritratta recentemente in uno shooting fotografico realizzato per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di proteggere la vita dei rinoceronti. Alcune immagini di questo servizio fotografico sono state ripostate sul suo profilo Instagram della Principessa che così ricorda le sue origini sudafricane a cui è profondamente legata.

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