Fondazione Prince Pierre di Monaco: il programma del 2020

In tutto sono 5 incontri, di cui tre a Monaco e due fuori confine, ossia a Roma e Parigi, e la qualità degli interventi e le tematiche sono assolutamente di altissimo livello. Stiamo parlando degli appuntamenti proposti dalla Fondazione intitolata al bisnonno degli attuali regnanti di Monaco, ossia il Prince Pierre di Monaco. Proprio lui, nel 1924, è stato all’origine di una iniziativa dal titolo, Société des Conférences, ideata per offrire ai suoi concittadini la possibilità di riflettere su tematiche di attualità raccontati dagli esperti del tempo. Con il passare delle stagioni, e visto il successo, l’appuntamento si è ampliato, inserito nelle attività della sua Fondazione che, attualmente, è presieduta dalla sorella maggiore di SAS il Principe Alberto II di Monaco, ossia la Principessa di Hannover.

Jean Charles Curau e Susie Morgenstern , prima ospite del ciclo di conferenze della Fondazione Prince Pierre di Monaco

Quest’anno, ispirato al tema della creazione, il calendario delle conferenze appuntamenti è stato inaugurato dall’intervento di una scrittrice di successo, il 20 gennaio sera. Proseguirà poi con un coreografo, un regista, uno storico e un filosofo che, come vuole la tradizione, sono invitati a condividere con il pubblico la loro esperienza, le loro motivazioni, il loro impegno e, a volta, a dialogare con i presenti. Ed è esattamente quanto già accaduto lunedì 20 gennaio, al Teatro des Variétés di Monaco, con Susie Morgenstern, scrittrice americana ma residente a Nizza da ben 52 anni. Introdotta da Jean Charles Curau, la scrittrice ha iniziato il suo intervento raccontando la sua passione per le matite con cui, fin da piccola, scriveva sulla carta con dedizione e amore quasi morbosi. Poi, con naturalezza quasi fanciullesca ha letto, o meglio recitato, alcuni brani tratti dai suoi libri – è nota soprattutto per volumi dedicati all’infanzia – e nel mentre si divertiva a rispondere alle domande di molti bambini ed insegnanti seduti in sala. “Ho fatto della mia passione un mestiere. Scrivere è la mia vita, e condividere le emozioni che racconto la mia missione. Non credo nel talento, quanto piuttosto nel fatto che se uno desidera qualcosa riesce sempre ad ottenerla” ha affermato la scrittrice sul palco del teatro. Settantenne, con al suo attivo oltre 120 libri scritti in 40 anni e tradotti in 12 paesi, con un trascorso da musicista – suonava il contrabbasso – e di insegnante d’inglese, a Monaco sembrava inarrestabile e carismatica come pochi: “Indosso questi occhiali rosa a forma di cuore – ha aggiunto- fin da piccola, avevo una decina d’anni e già allora narravo nel mio diario cosa mi accadeva nella giornata. Non ho ancora ho smesso di farlo, ormai è un’abitudine. Però amo leggere tantissimo, osservare ciò che mi circonda e raccontare episodi della mia vita che spesso condivido in occasioni come queste” ha chiosato Susie. La Fondazione Prince Pierre di Monaco, incassato questo primo successo, si prepara al prossimo appuntamento previsto con il direttore artistico dei Balletti di Monte Carlo Jean-Christophe Maillot, atteso lunedì 3 febbraio, sempre alle 18h30 al Teatro des Variétés di Monaco. Ah, dimenticavo: l’ingresso è gratuito per tutti, fino ad esaurimento posti!

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