Delitti Esemplari in scena a Monte Carlo il 6 Giugno

Io non so niente di teatro.
Io non ho mai recitato (esclusa qualche parte da coprotagonista nella perenne recita della vita).
Non ho velleità attoriali per raggiunti limiti di età.

Tuttavia amo imparare cose nuove, sono abbastanza ego centrista e adoro tutto ciò che attiene alla comunicazione. Sarà per questo che quando ho avuto la possibilità di prendere parte agli stage di improvvisazione teatrale organizzati dalla Associazione Dante di Monaco, tenuti dalla brava Enrica Barel, non ho avuto nessuna esitazione.

Un gruppo di persone che non potrebbe essere più eterogeneo di così, un manipolo di appassionati che si sono scoperti amici grazie a un fine comune. Il teatro è terapia di gruppo e individuale, è mettersi in discussione in modo democratico, è consegnare i propri difetti nelle mani di una persona che ti può consigliare e correggere, ma anche al giudizio severo di chi ha la consegna del silenzio: ovvero i tuoi compagni di avventura.

Il risultato di questa esperienza istruttiva, creativa, divertente, emozionante e fortemente stimolante è uno spettacolo che debutterà il 6 Giugno al Théâtre des Variétés a Monte Carlo.

“Delitti esemplari” prende lo spunto da un noto libro di Max Aub che affronta in modo visionario e ironico i nostri piccoli e grandi fastidi quotidiani nei confronti del prossimo, fino a farli sfociare in delitto. Un delitto liberatorio, mai cruento, però estremamente appagante, proprio perché ostentato e rappresentato. È uno spettacolo che, a dispetto del titolo, riesce a depotenziare i nostri istinti cattivi nel momento esatto in cui li mette in scena, rendendoli buffi e mostrandoceli in tutta la loro umana comprensibilità. La brava attrice Enrica Barel, insegnante dell’atelier teatrale dell’ associazione Dante,  ha curato la regia e l’adattamento dello spettacolo.

Non si parla dei celebrati “eroi negativi” ai quali il cinema ci ha abituato, ma di storie divertenti e crudeli nelle quali chiunque si può riconoscere a vario titolo. Non intendo svelare molto, ma se vi aspettate uno spettacolo di soporiferi monologhi autocelebrativi sbagliate di grosso. Si ride e ci si misura con le nostre piccole ansie quotidiane in modo gradevole e soprattutto ironico, tra musiche, cambi di atmosfera e spaccati di crudeltà, interpretati con tutta la passione possibile.

Vi aspettiamo il 6 giugno quindi.
P.S. Se intendete lanciare al sottoscritto dei pomodori, abbiate cura almeno di levarli dalla scatola…

Riccardo Pizzi

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