Crisi Covid19: quel che resta del Principato di Monaco…

Non volevo infierire prima di Pasqua ma adesso non posso esimermi nell’elencare i principali eventi che periodicamente vengono organizzati nel Principato di Monaco ma che, uno dopo l’altro, sono annullati o rinviati a tempi migliori. E’ una vera e propria ecatombe: il Rolex Monte Carlo Masters, Top Marques, Ever, il Gran Premio di Monte Carlo storico e quello di Formula Uno ed il Festival de Télévision de Monte-Carlo hanno già deposto le armi rinviando l’appuntamento al prossimo anno. Ma il ricco calendario di Monaco contempla molte altre cose come, ad esempio, il Jumping Monte Carlo, la Festa della Musica, l’esposizione dedicata alle macchine d’epoca allestita al Grimaldi Forum di Monaco, per i quali rimane il dubbio: saranno mantenuti nella loro configurazione originale? Ed il concerto di Celine Dion, la cui tappa a Monaco, il 18 luglio, sarebbe compresa nel suo Courage World Tour (mai titolo fu così profetico) oltre ad essere il primo grande evento musicale destinato ad inaugurare la neo piazza del Casinò privata del suo camenbert, si terrà ugualmente? La cosa incredibile è che il Governo di Monaco – che in questo caso è anche il socio di maggioranza dell’SBM, società titolata ad accogliere l’evento -decide di lasciare l’ultima parola agli organizzatori facendo appello al buon senso: e le raccomandazioni sanitarie? Troppe domande senza risposta. Passiamo ora all’ultimo discorso del Presidente francese Emmanuel Macron, pronunciato lunedì di Pasquetta davanti a 36,7 milioni di telespettatori. L’ufficialità del prolungamento del lock down fino all’11 maggio ora un fatto. Da quella data, sempre secondo il capo di Stato francese, previste le aperture progressive degli asili e aule scolastiche. A Monaco, la notizia non è stata accolta con entusiasmo perché s’immagina un adeguamento alle regole imposte dai cugini d’oltralpe, anche se per ora nessuna comunicazione ufficiale è giunta dal Governo di Monaco.

Un articolo di QE MAGAZINE 2020 #14

L’incertezza del futuro, nonostante le ultime disposizioni ministeriali, aleggia sul Principato di Monaco. E questo nonostante il confronto con il Consiglio Nazionale, nell’ambito della quarta riunione calendarizzata il 15 aprile in seno alla Commissione mista di Sorveglianza, si sono affinati gli strumenti per aiutare le aziende e sul buon andamento della gestione della crisi sanitaria. I risultati, decisamente incoraggianti, sono accessibili cliccando qui. Tuttavia, secondo le fonti della Gazette de Monaco, è in programma la nascita di un nuovo gruppo (un altro) interministeriale incaricato di lavorare sul deconfinamento sempre sulla direzione del Primo Ministro di Monaco. Confesso il mio smarrimento e mi chiedo: cosa dobbiamo dunque aspettarci nei prossimi giorni? Dal punto di vista amministrativo le attività dei neo-sottogruppi (sanità, educazione nazionale, forza lavoro e attività economiche) avranno il loro bel da fare a coordinare ulteriori commissioni incaricate a studiare problematiche e soluzioni, sempre in attesa delle precisioni che saranno fornite prossimamente dal Consigliere di Governo- Ministro della Sanità Didier Gamerdinger. Insomma, così come è l’evoluzione della malattia, anche la sua gestione è un working in progress…

QE MAGAZINE 2020 #14

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