Covit-19: buon senso e precauzioni nel Principato di Monaco

Per quanto sia, il Principato di Monaco, come la Francia e tutti gli altri paesi del continente europeo, non è esente dalla possibilità di accogliere qualche ‘portatore’ del noto virus COVID 19, meglio conosciuto alle cronache con il nome di Coronavirus. Pertanto il Governo di Monaco ha ritenuto utile suggerire delle modalità indirizzate ai residenti di Monaco. Intanto si parte dallo sconsigliare ogni spostamento in zone a rischio (Asia del Sud-Est; per l’ Italia, la Provincia di Milano, il Veneto e l’ Emilia-Romagna), sia per ragioni di lavoro che professionali. A seguire suggerita l’auto-quarantena per tutte le persone, genitori o studenti monegaschi che hanno trascorso le loro vacanze in una delle zone indicate sopra. Altre misure sono state listate nella pagina del Governo di Monaco accessibile cliccando su https://bit.ly/2HZu3Ew. Detto questo, le scuole apriranno lunedì e, per il momento, mantenute in calendario attività e feste già programmate da tempo come il Ballo della Rosa orchestrato quest’anno da Christian Louboutin. Nizza e Mentone, invece, hanno capitolato annullando da mercoledì 26 febbraio le rispettive feste di Carnevale. Tuttavia a Monaco si resta comunque vigili ed il Governo, forse anche perché sollecitato formalmente da una lettera inviata dal Presidente del Consiglio Nazionale Stéphane Valeri, ha convocato due volte la stampa e, a parte, i rappresentanti dei due Stati più prossimi alla frontiera, l’Italia e la Francia, per l’opportuno scambio di notizie in merito alla situazione in corso nei rispettivi paesi.

Secondo quanto riferito dall’Ambasciatore d’Italia a Monaco, nel recente incontro con il Consigliere di Governo – Ministro degli affari sociali e la salute, Didier Garmendiger, il diplomatico è stato invitato, in un incontro bilaterale, ad “illustrare le iniziative poste in essere dal Governo italiano per contenere e gestire l’emergenza COVID 19”. Lo stesso, immagino, sia avvenuto con il suo omologo francese, sempre nel ‘quadro di piena trasparenza e collaborazione’ tra le parti. “Sono necessarie la vigilanza e la mobilitazione di tutti gli operatori sanitari”, ha detto alla stampa Gamerdinger che, lavorando in sinergia con la Prefettura delle Alpi Marittime e l’Organizzazione mondiale della Sanità, ha aggiunto che “il Principato di Monaco, secondo le convenzioni franco-monegasche, fa riferimento alle autorità sanitarie francesi”. Questo significa che, nel caso in cui un residente di Monaco fosse positivo al Coronavirus, nella misura del possibile, potrebbe essere ricoverato presso l’Ospedale Pasteur di Nizza al fine di beneficiare di trattamenti collettivi specializzati all’interno del suo dipartimento di malattie infettive, nonostante l’Ospedale locale, il Centro Princesse Grace di Monaco, abbia competenze in questo settore. In tal senso si ricordano le procedure da seguire in caso di sospetta infezione: non muoversi di casa e contattare, per maggiori chiarimenti, l’ispettore medico della sanità pubblica, nei giorni lavorativi il dott. Julie BIGA ([email protected]) , 98.98.44.35 // Eventualmente chiamare i Vigili del Fuoco di Monaco (18 o 112) che smisteranno la chiamata ad un medico specialista dell’ospedale Princesse Grace di Monaco. Per informazioni di carattere generale, invece, rivolgersi alla Direction de l’Action sanitaire telefonando, nei giorni lavorativi, al dott. Eric VOIGLIO ([email protected]) 98.98.48.50 o (fine settimana e giorni festivi) al numero 0678638568.

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