Corallo rosso del Mediterraneo: una partnership tra Monaco e Chanel

Come stato anticipato sulla pagina Facebook del Centro Scientifico di Monaco (da cui abbiamo tratto le foto qui sotto), si è tenuto in questi giorni una riunione organizzata all’Auditorium Rainier III per stigmatizzare i termini del partenariato che questa istituzione ha concluso con la maison di moda Chanel, la stessa che ha impalmato come sua égérie Charlotte Casiraghi, la figlia di SAR la Principessa di Hannover anch’essa presente all’occasione tra i membri del comitato di ‘pilotage’

 Pr Denis ALLEMAND – Pr Françoise GAILL – M. Frédéric GRANGIE. ©Direction de la Communication – Michael Alesi

Il Centro Scientifico di Monaco (CSM) e CHANEL, in particolare il reparto Joaillerie, hanno firmato a Monaco, qualche giorno fa, un accordo di partenariato che permette la creazione dell’Unità di Ricerca sulla Biologia dei Coralli Preziosi. L’obiettivo, si legge nella nota stampa, è quello di sviluppare programmi di ricerca fondamentali per comprendere meglio alcuni processi chiave nella vita di questo specie, pesso minacciata dall’acidificazione dei mari, al fine di proteggerla dalla probabile estinzione. Il supporto finanziario della maison parigina Centro Scientifico di Monaco, in particolare, è volto in particolare alla preservazione del corallo rosso del Mediterraneo spesso utilizzato in gioielleria, e mira a realizzare iniziative in linea con la strategia marketing della Maison con ‘l’obiettivo di aiutare lo sviluppo sostenibile e la protezione dell’ambiente’.

Si ricorda, infatti, che il corallo rosso del Mediterraneo è un materiale emblematico della gioielleria, utilizzato in questo campo fin dall’antichità e si distingue dai coralli tropicali per il suo caratteristico colore rosso e la crescita molto lenta che gli conferisce tutta la sua preziosità. A lungo sfruttato per scopi commerciali, il corallo rosso è ora un tesoro naturale del Mediterraneo e deve essere protetto: in questo senso si deve intendere l’appena siglato accordo tra il CSM e CHANEL. In ogni caso il programma scientifico legato a questo progetto non è nuovo: lanciato nel 2019, per un periodo di 6 anni, i suoi ricercatori hanno come scopo quello di comprendere meglio i meccanismi di crescita e colore del corallo rosso mediterraneo e studiare soluzioni innovative per aiutare concretamente la specie a perdurare nel tempo, evitandone l’estinzione. Tutti i risultati scientifici in merito saranno resi disponibili attraverso pubblicazioni e notizie diffuse anche sul sito dello stesso CSM

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