Consiglio Nazionale di Monaco: un’assemblea straordinaria per affrontare la Covid19

A poco più di un anno dal debutto della pandemia causata dalla Covid19, e a qualche ora dall’arrivo del secondo carico di vaccinazioni (5800 dosi) il Consiglio Nazionale di Monaco ha convocato un’assemblea straordinaria per fare il punto della situazione con i rappresentanti del Governo

E’ durata 2 ore e mezza la riunione convocata in via straordinaria nell’Emiciclo del Consiglio Nazionale, alla presenza dei 24 eletti dei monegaschi e dei rappresentanti del Governo del Principe Alberto II, chiamati a tirare un primo bilancio delle attività svolte da quando è scoppiata la pandemia di coronavirus e per approvare una risoluzione i cui punti sono il frutto di una complessa concertazione con le parti sociali coinvolte. Trasmessa in diretta, anche sui social, l’assemblea ha permesso ai vari rappresentanti del popolo di Monaco, presieduti da Stéphane Valeri, di esprimere le loro proposte di fronte ai vari consiglieri-ministri di Governo. A margine, il Ministro di Stato, Pierre Dartout, unitamente al Presidente Valeri, ha voluto rendere omaggio alla memoria di Olivier Dessault, scomparso tragicamente lo scorso 7 marzo: un minuto di silenzio è stato osservato in memoria di quest’uomo, politico ed imprenditore amico del Principato di Monaco, le cui esequie si svolgeranno venerdì 12 marzo a Parigi. Ma se l’adozione all’unanimità della Risoluzione n°33 (cliccare qui per leggerla) è stata quasi scontata, i vari punti proposti da Dartout non sono stati meno interessanti. Infatti, dopo la proposta di un’analisi approfondita dei feedback in merito alla gestione della crisi sanitaria (detta RETEX), non sono mancati spunti per la prossima riunione del Comitato Misto di Controllo Covid19.

“Dal mio arrivo, ossia 6 mesi fa, (è Dartout che parla) ho osservato che il Principato di Monaco ha resistito molto bene alla crisi anche grazie a questa unità tra istituzioni. Inoltre la solidità del servizio pubblico e la mobilitazione di tutte queste aziende ha mostrato un senso di responsabilità dei monegaschi. Intanto bisogna dire che l’uso delle maschere è qualcosa che viene seguito rigorosamente. E questa è una cosa molto buona perché anche se fossimo vaccinati in proporzioni significative, rispettando sempre i gesti barriera, questa crisi forse avrebbe termine in breve tempo. Purtroppo però l’emergenza non è ancora finita e nessuno di noi sa quanto durerà. Tuttavia, senza aspettare ulteriormente, sarebbe da considerare lo studio di quello che si chiama un ‘ritorno di esperienza’ del servizio pubblico di sicurezza civile, in modo che insieme possiamo considerare i risultati e, rispondendo alle vostre domande, affrontare la questione del futuro del modello monegasco sia sul piano economico che sociale. Per quanto perfetti, i modelli non sono mai statici, soprattutto perché, se la situazione economica dall’evoluzione delle cose e modelli sono ancora più o meno stabili, è necessario riadattare sempre e mettere in discussione ciò che conduce verso soluzioni giuste nel bene di Monaco che potrebbe essere così un paese modello per l’uscita dalla crisi”.

Si è accennato all’accompagnamento economico alle aziende in difficoltà, alla crisi dei negozi a Monaco Ville, dell’estendere le vaccinazioni anche ai lavoratori e al dispositivo del CTTR prorogato fino al 30 giugno. Anche il modello ottimale per lo svolgimento dei vari Gran Premi è in corso di studio, così come la lotta all’inquinamento, la trasformazione digitale e la sanità sono tra le questioni più scottanti. “Credo che tutti noi stiamo imparando come dobbiamo saper adattarci ed evolvere in modo permanente per resistere meglio e superare un giorno questa pandemia” ha detto Valeri che ha aggiunto: “In un momento in cui altri paesi rinnovano o prendono nuove misure restrittive, -avete appreso come me questo pomeriggio nelle Alpi Marittime che il confinamento sarà attuato per un terzo fine settimana, il prossimo – i monegaschi e i residenti dovrebbero essere consapevoli della fortuna che hanno a partecipare a spettacoli culturali e circolare liberamente il giorno, incluso i fine settimana, e pranzare nei ristoranti di Monaco. Sappiate che, di questi tempi, non sono cose che accadono in altri paesi”. In conclusione, come ha specificato da Dartout, e sottolineato da Valeri, bisogna continuare ad essere vigili ed attenti, pur sapendo che l’incertezza, come stato d’animo, non è facile da accettare per un essere umano, perché “ci piace sapere dove andiamo. E’ vero che abbiamo perso un po’ tutti la bussola della certezza del domani sia sul piano economico, sociale e sanitario ma, con la pandemia della Covid19, non si possono fare previsioni. Tuttavia noi, con la guida del nostro Principe, abbiamo il dovere di riuscire collettivamente a superare questo momento. Ho fiducia nella capacità del nostro paese, Monaco, e queste non sono solo parole vuote. Con i mezzi che ha questo Principato e il suo eccezionale modello economico e sociale, si potrebbe essere un esempio per l’uscita dalla crisi, come già lo è in altri settori. Grazie allo spirito di dialogo e di concertazione che regna tra noi (Consiglio Nazionale e Governo) , sono certo che ci riusciremo”

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