Consiglio Nazionale di Monaco: la digitalizzazione, a che punto siamo?

Nel corso di una delle ultime sessioni di bilancio organizzate presso l’emiciclo del Consiglio Nazionale di Monaco, in merito alla digitalizzazione del Principato si è espresso il Presidente della Commissione per lo sviluppo digitale, facendo una sintesi dell’anno che sta per concludersi.

In circa due paginette la fotografia della Monaco digitale in questi ultimi 20 anni non è stata delle più esemplari: forse a causa della pandemia del Coronavirus o perché prima di lanciarsi nella digitalizzazione di un paese bisogna risolvere altre questioni, la tecnologia digitale ha mostrato tutta la sua efficacia, qui che che altrove. Fatto sta che, senza mezzi termini Frank Julien, di fronte agli altri membri del Consiglio Nazionale ed i rappresentanti del Governo, non si è nascosto dietro un dito e ha detto la sua. Per capirne le sfumature, vi presentiamo la traduzione del suo discorso.

“Diciamolo chiaramente, Monaco, negli anni 2000, ha mancato la svolta del new economy. La consapevolezza dell’importanza cruciale della tecnologia digitale nello sviluppo economico è arrivata molto tardi. Consapevoli che sarebbe stata necessaria una modernizzazione del diritto digitale, il Presidente del Conseil National, Stéphane Valeri, ha creato, all’inizio del suo mandato, la Commissione per lo sviluppo digitale. Allo stesso tempo, il Governo di Monaco ha annunciava la creazione della Delegazione Interministeriale responsabile della transizione digitale. Inizialmente, alcuni dubitavano della reale utilità di queste due entità. Il Consiglio Nazionale, così come il Governo, non erano forse in procinto di soccombere a quello che sembrava una moda (più che una necessità, n.d.r)? Avrebbe potuto essere una questione per annunciare o misure di gadget? Poi è arrivata la crisi del COVID-19. Al culmine di quella crisi, quando il mondo era praticamente fermo, l’evidenza dell’era digitale si è imposta a tutti! La tecnologia digitale ci ha permesso di continuare a lavorare, ha permesso ai nostri figli per continuare ad apprendere e, più in generale, gli strumenti digitali ci hanno dato l’opportunità di consumare, divertirci e, probabilmente ancora più importante, di rimanere in contatto con i nostri cari. Anche se le prove digitali sono giunte in ritardo a Monaco, la risposta è stata l’altezza della situazione. Una parte significativa dell’arretrato legislativo è stata liquidata, con i budget stanziati per i molti progetti ambiziosi più che raddoppiati sono stati portati a termine, altri lanciati dal Governo monegasco. Ma è sufficiente tutto questo? Il digitale è diventato un grande problema geopolitico. Le piattaforme americane e cinesi stanno conducendo una guerra economica sia una spietata guerra di pressioni e di lobby. E cosa sta facendo l’Europa nel frattempo?

Beh, non sarà una sorpresa per nessuno, l’Europa sta aumentando i suoi regolamenti. Dopo quello generale sulla protezione dei dati, l’UE annuncerà tra pochi giorni un regolamento sui servizi digitali e una regolamentazione dei mercati digitali. Ma cosa c’entra Monaco con giganti come gli Stati Uniti, la Cina e l’Europa? Cosa si fa quando sei molto piccolo e ti trovi di fronte a dei giganti? Bene, torniamo alle radici. Come Francesco la Malizia, diamo prova di astuzia e creatività! Quando si tratta di tecnologia digitale, Monaco non avrà mai la massa critica per diventare un leader mondiale nell’intelligenza artificiale o nel calcolo quantistico. Per questo, se vogliamo utilizzare la tecnologia digitale e garantire un futuro fatto di prosperità, dobbiamo trovare quelle tecnologie dirompenti che ci aiuteranno ad ottenerla. Ma questa tecnologia la conosciamo già. Laddove internet trasmette le informazioni, la tecnologia di registri distribuiti attraverso il blockchain evidenzia del valore. Valore che può essere un bene, un servizio o un diritto o altro: la rappresentazione di un valore che non è emesso o garantito da una banca centrale o da uno Stato. Ed è qui che dobbiamo far prova di malizia. L’onda d’urto causata da attività finanziarie virtuali è stata così potente che tutte le maggiori banche centrali hanno annunciato oggi di voler emettere Monete digitali della Banca Centrale. Il sistema del blockchain è la promessa di una rivoluzione sociale, economica e sociale, altrettanto potente come lo è internet. L’ ho detto nel mio discorso di apertura, negli anni 2000, Monaco ha mancato la svolta della nuova economia. Oggi, Monaco non può mancare la svolta della seconda rivoluzione Internet. È nostra responsabilità non ripetere gli errori del passato”.

QE-MAGAZINE #27

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Una risposta

  1. 28/12/2020

    […] si sta impegnando quindi a riscrivere un capitolo della sua storia, mentre su QeMagazine si legge che “la fotografia della Monaco digitale in questi ultimi 20 anni non è stata delle […]

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