Charles Leclerc: il miglior testimonial di Monaco

Cari lettori, QE-MAGAZINE, l’unico settimanale digitale in italiano del Principato di Monaco, vi dà nuovamente il benvenuto a partire da oggi. Riprendono infatti, dopo la consueta pausa estiva, le nostre rubriche rinnovate ricche di articoli, interviste ed curiosità, senza dimenticare l’attualità di Monaco a cui, come al solito, dedichiamo le nostre prime pagine. Tra queste, approfittando dell’editoriale, vogliamo attirare la vostra attenzione sul recente fenomenale exploit del pilota monegasco Charles Leclerc che, nel breve giro di otto giorni, ha calcato il primo gradino vincendo consecutivamente due gare di Formula 1.

Charles Leclerc con il Principe Alberto II
(foto Eric Mathon /Palais Princier)

Unico nella storia, Charles è riuscito far risuonare le campane della cappella di Santa Devota, sul porto monegasco, il primo settembre scorso, mentre a Spa-Francorchamps, sul più antico autodromo del Belgio, lo stesso giovane di 21 anni brandiva la coppa, mentre l’inno nazionale monegasco ritmava lo sventolio della bandiera di Monaco issata sul pennone del circuito in suo onore. Charles, per chi non lo sapesse, ha sempre avuto la stoffa di un campione: un talento nei kart, in Formula 2 ed infine ora, come pilota rivelazione alla sua prima stagione a bordo della monoposto Ferrari, è riuscito a replicare il successo a Monza, una settimana dopo il Gran Premio del Belgio. Una Ferrari che vince sul circuito di Monza: l’ultima volta è accaduto 9 anni con Fernando Alonso. Di colpo, nel mondo dello sport e non solo, il connubio Italia e Monaco ritmano all’unisono con eccellenza (Ferrari) e talento (Leclerc). In soli otto giorni Charles è riuscito (involontariamente) a dare visibilità al Principato di Monaco molto di più che anni di comunicazione, promozioni ed investimenti pubblicitari sulla destinazione Monaco, intesa come piazza turistica e d’affari. Inoltre, fatalità, la doppietta di Leclerc accade proprio quest’anno che, sia la scuderia Ferrari che lo stesso circuito monegasco, celebrano i loro primi 90 anni. Anche sulla pagina Facebook del Palazzo dei Principi, in un post pubblicato stamane, svettano le foto di Charles e della sua famiglia, accolti l’11 settembre dal Principe Alberto II Monaco. Un atto dovuto, forse, ma anche un gesto di riconoscenza verso un membro della famiglia (allargata) dei Grimaldi che regna nel Principato di Monaco da oltre 700 anni. Esiste, in fondo, un risvolto umano di queste imprese straordinarie, e l’accoglienza al Palazzo del giovane monegasco dimostrano come il talento meriti ben oltre che una stretta di mano del Sovrano.

U Cavagnëtu: credits Mairie de Monaco

Non diversamente, anche il tradizionale picnic organizzato al Parco Princesse Antoinette dal Comune di Monaco che si è svolto, nonostante il maltempo, il pomeriggio di venerdì 6 settembre, è parte integrante del DNA del Principato. Come sempre a parteciparvi il Principe Alberto II, accompagnato dalla consorte ed i due gemellini, dalla baronessa Melanie Antoinette de Massy, alcuni membri del Consiglio comunale con a capo i Sindaco George Marsan e circa 500 cittadini. Quella dei monegaschi, vedete, è una grande-piccola famiglia che, in momenti come questi può permettersi di azzerare tutte le formalità necessarie per passare insieme qualche ora in serenità, tra concittadini, appunto. Charles Leclerc, ma anche suo fratello Arthur – pilota di gran talento che presto ci stupirà – sono diventati patrimonio nazionale del Principato di Monaco.Perché, in fondo, lo sport, oltre a quanto ha già fatto la nostra reciproca storia millenaria, riesce a generare nuovi eroi che legano a doppio filo l’Italia e questo paese governato dai Grimaldi. Ma che meraviglia, non trovate?


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