C’era una volta a Hollywood

Once upon a time in Hollywood..

Una gestazione lunghissima, nato come romanzo e poi convertito in film. Novantasei milioni di dollari di budget con il coinvolgimento di tre studios. Il nono film dei dieci annunciati da Quentin Tarantino prima del suo ritiro dall’attività registica è un oggetto da trattare con attenzione.

Once upon a time in Hollywood è lontano dalla narrazione classica del regista, pur conservandone tutti i tratti distintivi. Semplicemente è tutto più sfumato, più maturo e decisamente bellissimo.

Margot Robbie

Se è vero che non ci sono dialoghi eccelsi che entreranno nella memoria collettiva, come é successo per quasi tutti i suoi film precedenti, è anche vero che tutto è incentrato su un amore, quello per il cinema, che negli anni 68/69 è esploso nel buon Quentin regalandoci uno dei registi e autori più personali e creativi degli ultimi cinquant’anni.

É una storia di amicizia maschile onesta ed essenziale, resa credibile da quei due fenomeni di Brad Pitt e Leo Di Caprio, ma è anche la narrazione di un fallimento, di un disagio condiviso e di due vite al bivio. Il bivio non spaventa e il fallimento è vissuto in modo composto, anche se con l’ausilio di centinaia di sigarette e di abbondante alcool.

Gli eroi di Tarantino sono sempre così pieni di difetti, di onestà intellettuale e coerenza da renderceli sempre cari. Non c’e’ sesso, non c’e’ nemmeno la parvenza di sessualità e sensualità in tutto il film, ma la tensione erotica è costante. Semplicemente è canalizzata verso il cinema, ed è presentissima nella maniacalità delle inquadrature e dei movimenti di macchina.

 Margot Robbie è attrice di grandissimo talento e di una bellezza singolare, talmente bella che può permettersi di semplicemente apparire sullo schermo per illuminare la scena. E questa è una caratteristica che fino a oggi apparteneva solo ad alcune dive del passato.

Tarantino riscrive la storia e lo fa con la pietà appassionata di chi ama. Oggi può, grazie al pennello del regista, dipingere la sua Hollywood come la ricorda, ma anche come l’avrebbe voluta.

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