Centro di depistaggio #Covid19: istruzione per l’uso nel Principato di Monaco

Nel corso di una recente presentazione indirizzata alla stampa e trasmessa in diretta su FB, il Presidente del Consiglio Nazionale di Monaco, ha riferito sulle priorità dell’Assemblea degli eletti, soffermandosi in particolare sulla lotta contro la pandemia #Covid19 , ma anche su qualità della vita, il diritto ad una abitazione ai monegaschi, e le varie misure di sostegno economico necessarie per la ripresa del Principato. Soffermiamoci, in questo articolo, sul primo punto, ossia come combattere la diffusione del coronavirus istituendo un centro pubblico nazionale di screening all’interno dello spazio Leo Ferré, a Fontvieille.

Presentazione stampa del programma del Consiglio Nazionale di Monaco, 15 settembre 2020


Nell’ambito di una commissione di studio plenaria tenutasi martedì 8 settembre presso il Consiglio nazionale alla presenza del governo di Monaco e del Ministro di Stato S.E Pierre Dartout, il tema della pandemia di Covid-19 ha occupato gran parte della serata. E’ stato anche al centro del dibattito della 15a riunione del Comitato Misto di Sorveglianza Covid19. Era inevitabile, quindi, che nel corso dell’incontro con i media locali non ci fosse una comunicazione in tal senso. Il budget di 300 milioni erogati per far fronte all’emergenza sanitaria è sufficiente, secondo il Presidente Valeri ed il dottor Christophe Robino, Presidente della Commissione Affari Sociali e Affari Vari (Cisad), per far si che il Principato di Monaco diventi virtuoso e sia di esempio su come controllare la virulenza del Covid19 se ci si adatta, con efficienza e diligenza, alle pratiche sanitarie prescritte dal Governo. Cosa possibile soprattutto se si effettuano controlli a tappeto sui residenti e lavoratori che operano a Monaco, istituendo un centro unico di depistaggio PCR. Quest’ultima modalità, condivisa con l’amministrazione monegasca che vuole essere pragmatica, senza cedere a psicosi o panico, è indirizzata a circa 130 mila persone, tra residenti e pendolari, che dal 16 settembre, secondo regole ben precise, possono indirizzarsi al centro di screening allestito presso lo spazio LEO FERRE, nel quartiere di Fontvieille. Vediamo come funziona.

Dott.Christophe Robino, Presidente della Commissione Affari Sociali e Affari Vari del Consiglio Nazionale di Monaco

Il luogo scelto, facilmente accessibile al pubblico – c’è anche il parcheggio gratuito per due ore – rende possibile la centralizzazione di questi test e permette una maggiore chiarezza ed efficienza sanitaria, anche in considerazione del continuo aumento del numero di casi Covid19 nel Principato di Monaco e della circolazione attiva del virus nella regione vicina. Inoltre la necessità della popolazione di essere testati con risultati in tempi brevi (fino a 1300 tamponi al giorno) risponde concretamente alle aspettative dei monegaschi e dei residenti che, nelle settimane passate, hanno lamentato ritardi e disservizi di vario genere, soprattutto in merito ai test effettuati presso laboratori privati presi all’assalto fin dalle prime ore della giornata. Come ha ricordato il dott. Robino, secondo l’OMS, lo screening rapido è il modo migliore per fermare la catena di trasmissione del virus.

Testare, isolare e rintracciare il virus è il nuovo motto del Consiglio Nazionale di Monaco ma anche del Governo stesso che gestisce appunto il centro di screening PCR, aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 16.00. Qui si possono indirizzare unicamente le persone sintomatiche o che hanno avuto contatto con malati di Covid19, ma solo se hanno la prescrizione medica rilasciata dl medico curante, il medico del lavoro o quello della DASA. Il test è completamente gratuito ma l’appuntamento è indispensabile e deve essere fissato, o dal paziente o dal medico, chiamando telefonicamente il 92 05 55 00. Il Call Center smista e dà priorità alle richieste; tale regolamentazione viene effettuata in collaborazione con i laboratori del Principato al fine di ottimizzare il tutto. In loco viene eseguito solo un test PCR a persona ed a farsene carico sono: il centro ospedaliero Princess Grace – CHPG, DASA, infermieri liberali o in pensione. A fronte di positività, i pazienti che hanno bisogno di essere ricoverati in ospedale sono assistiti dal Servizio Sanitario Nazionale presso il Centro Princesse Grace di Monaco (CHPG) che, con il ricovero, organizza lo screening, i risultati e se ne occupa fino alla guarigione. Nel caso, invece, di pazienti sintomatici o casi di contatto, costoro devono contattare il proprio medico o il medico DASA che emetterà la prescrizione per recarsi al centro di screening LEO FERRE: qui è effettuato il test tampone PCR ma, se le condizioni di salute del paziente sono preoccupanti, l’analisi è effettuata al CHPG con una risposta urgente entro 24 ore. Se il caso è meno urgente, ossia i sintomi sono meno evidenti secondo il medico di riferimento, l’analisi sarà affidata ad un laboratorio privato con un risultato fornito intorno alle 24 ore. Infine per i pazienti asintomatici o che non sono in contatto con malati di Covid19, ma che desiderano comunque avere certezza della loro negatività, per loro è necessario prendere un appuntamento in un laboratorio privato.

QE MAGAZINE 2020 #25

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