Alla Fondazione Prince Pierre di Monaco Arnaud Desplechin

Organizzato in collaborazione con l’Istituto Audiovisivo di Monaco, la Fondazione Prince Pierre propone ai suoi spettatori un incontro-dibattito con il cineasta francese Arnaud Desplechin, in presenza o virtualmente, collegandosi in diretta sul canale Youtube della Fondazione Prince Pierre. Comunicato.

Potrebbe essere un privilegio assistere ad un raro ed intimo scambio di pensiero con uno dei più talentuosi registi del cinema francese, il talk – show condotto da Jacques Kermabon. Attraverso alcune immagini tratte dai suoi film, sul palco del Théâtre des Variétés di Monaco, il 25 gennaio alle 15h00, Arnaud Desplechin tratterà i temi che gli stanno più a cuore e la sua visione del futuro.
Questo dibattito, che sarà trasmesso in diretta sul canale Youtube della Fondazione Prince Pierre’ dovrebbe essere un’esperienza da condividere visto che, come leggiamo nella nota, la conduzione dell’intervista potrebbe prendere una piega intimistica e unica nel suo genere: “A volte si immagina che la vocazione del cinema sia quella di mostrare persone, corpi, luoghi, azioni, relazioni, un intero insieme al quale il piacere dello spettatore sarebbe legato al piacere di vedere senza essere visti. Il lavoro del direttore consisterebbe quindi in gran parte di esistere in un mondo romanzato, plausibile, in cui lo spettatore possa credere o addirittura identificarsi. All’inizio, di solito c’è una sceneggiatura e ogni regista a modo suo si impadronisce di questo testo, di cui è talvolta l’autore” dice la nota stampa. “Quando lavoriamo”, dice Arnaud Desplechin, “lo facciamo con l’intuizione, e ciò che è essenziale è poterlo fare con gli strumenti giusti che, per me, sono gli attori; il posizionamento delle telecamere è concepito per non infastidirli, a non fare troppe riprese, ma farne abbastanza. Ci sono molte strategie che vengono messe in atto, è come recitare su un palcoscenico.” Ed ecco che uno dei problemi della messa in scena può allora apparire più come la preoccupazione da sondare per
misteri invece di fornire risposte, suggerendo piuttosto che affermando. Il lavoro di realizzare un film non tratterebbe tanto nel creare un mondo visibile quanto di renderlo visibile attraverso le ellissi. Nato a Roubaix nel 1960, Arnaud Desplechin è entrato in IDHEC nel 1980. Nel 1991, ha preso il via la sua carriera nel cinema francese dirigendo, a pochi mesi di distanza, La Vie des morts (Prix Jean-Vigo 1991) e La Sentinel, in concorso a Cannes nel 1992. Ecco come sono finito in una rissa… (la mia vita sessuale) e Esther Kahn, il suo primo film in lingua inglese. Ha ricevuto il premio Louis-Delluc nel 2004 per Rois et Reine, un grande successo non solo di pubblico ma anche di critica, rinnovato con Un conte de Noël (2008). Nel 2012, Desplechin dirige il suo primo film negli Stati Uniti,
Jimmy P. (Psicoterapia di un indiano delle pianure), basato sul libro di George Devereux. Tre ricordi della mia giovinezza, invece, gli è valsa il César per la migliore regia nel 2016. E’ toccato poi a Les Fantômes d’Ismaël ad aprire il Festival di Cannes 2017, fuori concorso, mentre Roubaix, une lumière è stato candidato per la Palma d’oro nel 2019. La prossima conferenza della Fondazione Prince Pierre è per lunedì 15 febbraio alle 18:30 (orario da confermare): sul palco Jérôme Bastianelli, “Mais qui était donc Vinteuil?”. Si ricorda che ogni spettacolo-dibattito è ad ingresso gratuito e, per via dei posti limitati a causa del coronavirus, è fortemente consigliata la prenotazione cliccando su
www.fondationprincepierre.mc .Per ulteriori informazioni, si prega di telefonare al numero (+377) 98 98 85 15


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