Affaire Caroli Monaco: trovato (finalmente) il compromesso

Se con l’ex Ministro di Stato di Monaco, Serge Telle, sembrava non ci fossero altre soluzioni in merito al noto ‘affaire Caroli’, l’arrivo del successore, Pierre Dartout, c’è stata una svolta definitiva ed il via libera ad un progetto destinato a cambiare nuovamente il paesaggio urbano del Principato. Lo comunica una nota del Palazzo di Monaco…

Copiright Caroli Group

Come affermato nel testo e sottoscritto dal Consiglio Nazionale di Monaco, il Governo ‘ha la responsabilità di cercare i termini e le condizioni necessarie per questa soluzione amichevole‘ e, nell’ambito delle loro prerogative costituzionali, i funzionari dell’Emiciclo hanno dichiarato di rimanere ‘vigili affinché l’economia del progetto sia rispettoso degli interessi dello Stato‘.

Per meglio comprendere la situazione, forse è necessario ricordare che questo ‘affaire’ risale agli anni in cui a capo del Governo monegasco c’era SEM Michel Roger. Si tratta di un progetto molto ambizioso, ideato dal gruppo Caroli per riqualificare parte della darsena sud annessa al Porto di Monaco, nota come l’Esplanade des Pecheurs: su questa area avrebbe dovuto essere costruito un immobile avveniristico, un centro culturale ed una sorta di museo dedicato al tema ‘L’uomo e il mare’. Nonostante la firma di Roger, il 4 settembre 2014, alla fattibilità del titanico progetto, con l’arrivo di SEM Serge Telle le cose cominciano a complicarsi perché, secondo il nuovo Ministro, il cantiere non è più realizzabile. Era il 2018: tra le ragioni, addotte dal Ministro Telle, il fatto che la costruzione in questa area impedirebbe l’accoglienza delle strutture provvisorie installate dai media durante televisivi durante la Formula 1. Ma il contratto era stato comunque sottoscritto e nessuno aveva opposto alcun ostacolo. E così il gruppo immobiliare presieduto dal suo fondatore, l’imprenditore italiano residente nel Principato di Monaco dagli anni ’70, Antonio Caroli, décide di ricorrere in tribunale chiedendo allo stesso Stato – e quindi al Governo del Principe Alberto II – un risarcimento colossale equivalente al mancato guadagno, ossia circa 800 milioni di danni. Il 25 giugno scorso, istruita la pratica e sentendo le parti, arriva la sentenza: il Tribunale Supremo da torto al Ministro dello Stato Serge Telle e condanna a risarcire la Caroli Immo di 137 milioni di euro, a cui si sarebbero dovuto aggiungere una ventina di milioni per coprire gli interessi passivi maturati in questi anni.

Foto Gaetan Luci / Palais de Monaco

La reazione da parte del Palazzo, a fronte di questa empasse, rimane in stand by e giunge solo il 7 settembre. Diciamo pure che ora la controversia relativa al progetto immobiliare “Esplanade des Pêcheurs” con il neo Ministro Dartout e lo stesso Sovrano di Monaco, che desiderava trovare una soluzione amichevole che proteggesse le finanze dello Stato e gli interessi del Principato su cui pesano già i costi della pandemia del Covid19, ha trovato una sua dimensione. Infatti, secondo la nota del Palazzo, pare che ‘S.A.S. il Principe di Monaco, dopo l’incontro con il Ministro Pierre Dartout, Ministro di Stato, e Stéphane Valeri, Presidente del Consiglio Nazionale abbiano chiesto alla S.A.M. Caroli Immo, che ha accettato, di modificare il progetto iniziale per un programma immobiliare ridimensionato’. “Soprattutto – leggiamo – il nuovo progetto dovrà fornire lo spazio necessario per il il perpetuarsi del Gran Premio di Formula 1 nel Principato e il mantenimento dell’accesso ai servizi di emergenza. Il programma modificato comprenderà un edificio privato e un costruzione di alloggi di proprietà dello Stato, locali per i professionisti del porto e il museo dedicato all’uomo e al mare”. A fronte di questa decisione la S.A.M. Caroli Immo ha rinunciato al pagamento dell’indennità concessa dalla Corte di Cassazione per il completamento di questa operazione immobiliare, la cui durata è stimata in quattro anni. Ma, al tempo stesso, il governo del Principato di Monaco è nuovamente responsabile della ricerca dei termini e delle condizioni condizioni necessarie per questa soluzione amichevole.

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