5G a Monaco: istruzioni per l’uso

Nel corso della conferenza stampa organizzata a Monaco il 18 giugno 2019 nella sede di MonacoTech, alla presenza dei principali attori di questo progetto desiderosi di definire il suo quadro tecnico, normativo e sanitario – ne abbiamo parlato dell’edito di QE-MAGAZINE #21 accessibile cliccando qui – nell’ambito del lancio del programma #ExtendedMonaco si era parlato di un “Principato di Monaco intelligente” e della creazione di una smart-city di ultima generazione. Per farlo, avevano detto, sarebbe stata necessaria l’implementazione della fibra ottica e la creazione della rete 5G, inizialmente alloggiata sulle frequenze del GSM a partire da luglio nel Principato di Monaco.

© Stéphane Danna – Dipartimento Comunicazione Monaco

“Ma prima ancora di proiettarci verso opportunità di progresso, la priorità del 5G è quella di offrire una rete di qualità, visto che la 4G sta raggiungendo la saturazione con il 4G”, aveva sottolineato Martin Peronnet, direttore Generale di Monaco Telecom. Insomma troppa domanda, incrementi dei consumi e di trasmissioni dati non ha dato scampo al Governo di Monaco che, anche in vista delle applicazione nel cosiddetto campo dell’IA, e dell’internet delle cose, ha spinto il piede sull’acceleratore per coprire il territorio monegasco nell’ambito dello sviluppo degli usi digitali. In tal senso oltre ad aver messo in conto di una elaborazione del quadro normativo per la gestione dei nuovi campi elettromagnetici in gioco, Christophe Pierre, direttore dello sviluppo degli usi digitali, ha affermato che “Il Principato di Monaco ha adottato dal 2010 regolamenti in questo settore ancora più restrittivi rispetto allo standard internazionale stabilito dalla Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ICNIRP) che stabilisce le linee guida che definiscono i valori limite esposizione da non superare. Questi ultimi sono già 50 volte inferiori al livello inducendo la comparsa dei primi effetti termici e, per Monaco, questi valori sono stati ridotti ancora di più “. Da qui la necessità di essere trasparenti rispetto ai 27 siti di installazione di antenne autorizzate per l’utilizzo sia della tecnologia del 4 e del 5G, e la pubblicazione di una cartografia di Monaco predisposta in tal senso. Stiamo parlando dunque di un catasto elettromagnetico, già operativo on line -accessibile cliccando qui.

Ed ora la notizia: a giorni il Governo di Monaco annuncia la distribuzione di materiale informativo destinato a tutta la popolazione, una sorta di manuale di istruzioni che informi e rassicuri gli abitanti del fatto che, ancora ad oggi, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, “tutti studi scientifici collettivi sulle onde elettromagnetiche condotti e verificati negli ultimi vent’anni, non ha in alcun modo classificato nella categoria dei rischi per la salute l’uso del 5G ”. Insomma la questione resta aperta, ed il dibattito pure, mentre altrove già si parla di 6G…(immagine di copertina pubblicata sul sito #extendedMonaco)

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Una risposta

  1. 22/02/2020

    […] Parallelamente, come avevamo già accennato nell’articolo accessibile cliccando qui il Governo di Monaco ha optato per un tradizionale pieghevole esplicativo cartaceo, distribuito a […]

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